Che cos’è il coaching? E perché rivolgersi ad un coach?
L’International Coach Federation, la più grande organizzazione mondiale che raggruppa Coach Professionisti, definisce il coaching come “una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.” E specifica che “grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita.” Infatti “il coaching facilita la sperimentazione di nuove prospettive e opportunità personali, l’accrescimento nelle capacità di pensiero e nella presa di decisioni. Inoltre è volto al miglioramento nell’efficienza interpersonale ed a una maggiore fiducia nell’esprimere i ruoli scelti nella vita e al lavoro.”
Cosa fa il coach?
La principale responsabilità del coach è accompagnare il cliente nella sua personale scoperta dei propri obiettivi, facendo in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso, in piena autonomia e in piena responsabilità; facilitando esplorazione, creatività, chiarezza e allineamento con gli obiettivi che si è dato.
Ogni percorso di coaching che instauro inizia con un colloquio personale, per, come indica sempre ICF, “valutare le attuali opportunità e sfide del cliente, per definire le finalità della relazione, per identificare le priorità di azione e per stabilire quali sono i risultati specifici che si vogliono raggiungere”.
Il cliente nel coaching può essere una persona o un team che vuole raggiungere un livello più elevato di performance, di apprendimento o di soddisfazione.
Quando è utile?
Il coaching è sempre utile! Il coaching professionale diventa particolarmente funzionale quando:
- si è di fronte a una scelta, ma manca la chiarezza
- si vuole trasformare un desiderio in un obiettivo
- si vuole prendere una diversa direzione nel lavoro o nella vita
- si ha un obiettivo importante o una grossa opportunità
- si è di fronte a una sfida appassionante o si deve prendere una decisione urgente
- si vogliono ottenere risultati più rapidamente
- lavoro e vita privata non sono in equilibrio
- si vogliono identificare le proprie potenzialità e si vuole capire come utilizzarle al meglio
- si vogliono trovare modi per essere meglio organizzati e per sapersi gestire meglio
- si vuol gestire meglio il proprio team, sia questo in ambito lavorativo o il proprio “team famIglia”
Il coach quindi è un motivatore?
Una maggior consapevolezza e una maggiore chiarezza rispetto al proprio obiettivo aiutano sicuramente a mantenere il focus e a evitare di farsi distrarre, ma l’obiettivo del coach non può essere quello di generare entusiasmo e radicare convinzioni. Il coach è uno specchio, senza deformazioni e senza filtri, che aiuta a riflettere, evidenziando gli elementi positivi su cui fare leva per essere quel che si è, al meglio delle proprie potenzialità.
Ma quel che faccio con un coach è in sostanza quel che potrei fare con uno psicologo?
Decisamente no.
Il coaching è sostanzialmente diverso da consulenza, psicoterapia ed altre professioni di supporto, come il counseling, ad esempio. A differenza di uno psicoterapeuta o di uno psicologo “il Coach, come professionista, non svolge attività di prevenzione o cura rispetto a malattie o disagi, non ha un approccio interpretativo e non fa diagnosi di personalità, non fa valutazioni della persona di alcun genere… Inoltre non offre sostegno psicologico, bensì si concentra sulla crescita e sviluppo della persona accompagnandola nella definizione di obiettivi raggiungibili, sviluppo di consapevolezza, creazione di possibilità ed infine di scelta di un piano di azione che vada nella direzione dell’obiettivo”
E, a differenza con la professione di counselor: “La relazione di coaching rispetto a quella di counseling non è una relazione di aiuto bensì una relazione di partnership paritaria tra un Coach e un Cliente. Il Coach, come professionista, non offre soluzioni a disagi esistenziali, non esplora il passato, bensì supporta il Cliente a riconoscere i suoi modelli di pensiero e ad attivare tutte le risorse interne per raggiungere l’obiettivo da lui/lei auto definito.”
Il mio percorso
Ho conseguito il diploma di Professional Coaching della scuola InCoaching e sono membro di International Coach Federation, di cui applico le linee guida definite dalle “11 competenze chiave del coaching” e di cui condivido il Codice Etico .
Come coach sto portando avanti con successo percorsi che variano dal business al career coaching, con particolare attenzione al coaching per small business (liberi professionisti e manager di piccole imprese).
Sono stata co-fondatrice di The Coaching Hub.
Ho anche sviluppato un programma che unisce una prima fase di coaching e un successivo percorso focalizzato sul personal branding e la promozione della propria attività professionale.
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